ULTIME NOTIZIE     PRESTO GESU' FRA DI NOI

per avere ulteriori notizie mammadellamore@odeon.it

STORIA DI MARCO, CHE PARLA ALLA MADONNA
da "Il Giorno" 04/01/1999

PARATICO - Il Vescovo di Brescia ha nominato una commissione che dovrà studiare il fenomeno

Paratico – "Figliolo, sono la Mamma, la Mamma di tutti, scrivi per i tuoi fratelli". Inizia così il racconto di Marco Ferrari, il geometra ventitreenne che si definisce "un portaparola, uno strumento della Mamma dell’Amore (la Madonna)", da quando gli si è rivelata, secondo le sue affermazioni, per la prima volta (il 26 marzo 1994, in casa di amici, ho sentito per quattro volte di seguito una voce dentro di me che mi invitava a scrivere"). Tale storia, che per ovvie motivazioni è oggetto di accese discussioni e di diverse valutazioni nella comunità, ha conosciuto una improvvisa accelerazione ed una maggiore visibilità da quando, alcune settimane fa, il vescovo di Brescia, monsignor Bruno Foresti, ha nominato una commissione "per approfondire e verificare la realtà delle apparizioni della Vergine e dei messaggi". Il virgolettato è tratto dall’ultimo numero del periodico mensile dell’associazione "L’opera della Mamma dell’Amore", 400 iscritti e sede a Paratico, fondata un anno e mezzo fa per "diffondere in tutto il mondo i messaggi della Madonna", secondo la precisazione di Marco Ferrari. L’argomento, estremamente delicato, merita una trattazione prudente ed equilibrata, alla quale il cronista cercherà di attenersi.

Incontriamo Marco, un ragazzo alto e corpulento dai modi garbati, nella sua abitazione di Coccaglio, che occupa con la moglie Elena, 22 anni e la figlia Laura Maria, 20 mesi. Elena, che lavora in sartoria, è attualmente a casa perché incinta. Lo studio di Marco, che è titolare con i familiari di un impresa edile, è occupato in ogni angolo da disegni, santini, quadri con l’immagine della Mamma dell’Amore, una Vergine con le mani giunte in preghiera ed irradiata da una grande luce. E’ stata disegnata da un artista della zona, che si è attenuta alle descrizioni di Marco, ricavate dalle sue apparizioni, che si ripetono il 26 di ogni mese sul sagrato della chiesa in località Tengattini di Paratico. La prima pietra di tale chiesa, proveniente da Lourdes, era stata posata il 1 luglio 1969 dall’arcivescovo Clemente Gaddi. E’ lì che Marco si accascia in ginocchio, in un "sonno estatico", e ripete in terza persona per i presenti, a volte in numero cospicuo, i messaggi della Madonna, che vengono tutti registrati e integralmente trascritti nel mensile e nelle altre pubblicazioni dell’associazione. Marco parla come un fiume in piena delle sue apparizioni, dalle iniziali contrarietà e diffidenze da parte di alcuni sacerdoti della zona, della croce sanguinante che appare e scompare sul suo corpo, mostrandoci a riprova delle sue affermazioni materiale fotografico, testimonianze scritte, cuoricini "per grazia ricevuta" ("finora sono 14, tra le quali alcune guarigioni, tutte documentate" dichiara). Riceve lettere da diverse località italiane e anche dall’estero, in larga parte di persone sofferenti o afflitte da gravi problemi. "La decisione del vescovo di nominare una commissione – dice – è estremamente positiva alla luce del fatto che i messaggi della Mamma dell’Amore, che io diffondo, non vanno contro il messaggio della chiesa, anzi hanno prodotto finora soltanto preghiere, conversioni, azioni spirituali e non materiali". E per evitare eventuali sospetti aggiunge: "Il bilancio della nostra associazione, che si avvale anche dei contributi dei privati, non supera la cifra annua di sette milioni".

Silvio M.